OpenLeaks è un altro Wikileaks. Dal sistema di Julian Assange, da cui nasce come costola scissionista rispetto al progetto originario, OpenLeaks intende differenziarsi sotto molti punti di vista, perseguendo i medesimi obiettivi con modalità ed assiomi differenti.
Come per un segno del destino, OpenLeaks nasce improvvisamente a causa di una fuga di notizie che ha portato online un file PDF contenente le bozze del sito portato online poche ore più tardi. OpenLeaks a questo punto decide di scoprire le carte e di aprire i battenti, presentandosi però in “alpha release” ed ammettendo il fatto che i lavori siano ancora in corso. Il team spera di poter raggiungere uno stato di beta release entro la seconda metà dell’anno, potendo così eventualmente dimostrare un proprio ruolo concorrenziale nei confronti di Wikileaks già entro fine anno.
OpenLeaks promette trasparenza. Promette a-politicità. Promette finanziamenti chiari ed una struttura che consenta di operare senza rischi di chiusura. OpenLeaks basa queste certezze su un progetto specifico che divide in due il canonico processo di pubblicazione e distribuzione: la cesura di questo continuum crea due processi separati e differenti che, analizzati uno alla volta, non implicano violazioni tali da portare alla possibile interruzione dell’hub centrale (che si rende così al di fuori di ogni responsabilità). Per meglio esplicare il funzionamento del sistema il team ha preparato un apposito video che con la forza dell’infografica rende manifesti i principi su cui il progetto costruisce le proprie basi.