Gli esperti di open Web si interrogano su come rendere neutrale l’attività dei motori di ricerca. Ma secondo alcuni è una chimera irrealizzabile, e potenzialmente dannosa
24 gennaio 2011 di Fabio DeottoProviamo a introdurre l’argomento con una metafora. Immaginate che la Rete sia un’enorme, aggrovigliatissima autostrada, sempre più gente la utilizza, sempre più macchine ne solcano l’asfalto, emerge la necessità di rifare la pavimentazione, allestire nuovi snodi, costruire nuovi tracciati. L’operazione però è costosa, così a quelli che costruiscono le autostrade propongono di realizzare i nuovi tracciati a rapida percorrenza, ma a patto di connettere solo alcune città e di far pagare l’accesso agli automobilisti. Apriti cielo: gli automobilisti insorgono, raccolgono firme, lanciano appelli. Infine l’autorità competente interviene e pianta l’agognato paletto: nessuna corsia preferenziale, per nessuno.
Evviva, ognuno può andare dove vuole pagando solo la benzina, la neutralità del traffico autostradale è salva!