Un brevetto europeo per rafforzare la ricerca e l’innovazione

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Riproponiamo cosi’ com’e’ la pagina della UE sulla posizione europea sul Brevetto Unico.
Va sottolineato che il Brevetto Unico e’ al terzo punto della Tabella di marcia per un’economia piu’ forte .
La posizione italiana temo sia la consequenza di una precedente sconfitta: le pratiche per la sottoposizione dei brevetti possono essere fatte in tre lingue: inglese, francese e tedesco. Italiano e spagnolo, sconfitti, alla beffa stanno aggiungendo il danno.

La Commissione propone un brevetto unico europeo. Il brevetto, valido in 25 Stati membri, permetterebbe di ridurre dell’80% i costi attualmente sostenuti dalle imprese.

Una bicicletta a guida assistita o un collegamento Internet via presa elettrica: due invenzioni nate nell’Unione europea. Essendo protette da un brevetto, non possono essere applicate o commercializzate senza l’autorizzazione del titolare.

Attualmente, la procedura per l’ottenimento di un brevetto è complessa e costosa. Una volta rilasciato dall’Ufficio europeo dei brevetti (UEB), un brevetto deve essere convalidato in tutti gli Stati membri in cui l’inventore desidera che sia tutelato. Accanto alle pratiche amministrative, la procedura comporta elevate spese di traduzione. Per proteggere la propria invenzione in tutta l’UE, un’impresa arriva quindi a sborsare fino a 32 000 euro, contro i 1 850 euro pagati in media negli USA.

25 Stati membri (i 27 dell’UE meno Spagna e Italia) hanno deciso di fare un passo avanti, dotando l’UE di un brevetto unico, semplice e a prezzi accessibili. A seguito di questa iniziativa la Commissione europea ha presentato due proposte legislative in vista dell’introduzione del brevetto.
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