1988 – Antonio Gava – Ministro degli Interni
Accusato di collusione con la Camorra e di legami con la criminalità organizzata, si dimise in seguito allo scandalo.
1992 – Enzo Scotti – Ministro degli Esteri
Dimessosi durante lo scandalo di Tangentopoli, che coinvolse numerosi esponenti politici, anche se non direttamente accusato.
1992 – Paolo Cirino Pomicino – Ministro del Bilancio
Costretto alle dimissioni a causa delle accuse di corruzione nell’ambito dell’inchiesta Mani Pulite.
1993 – Claudio Martelli – Ministro della Giustizia
Si dimise in seguito a un avviso di garanzia ricevuto nell’ambito dello scandalo Tangentopoli.
1993 – Vincenzo Scotti – Ministro degli Interni
Coinvolto in Tangentopoli, accusato di corruzione, e costretto a lasciare l’incarico.
1993 – Francesco De Lorenzo – Ministro della Sanità
Dimessosi in seguito allo scandalo di corruzione relativo alla sanità pubblica, uno dei più grandi casi di Tangentopoli.
1993 – Giovanni Conso – Ministro della Giustizia
Si dimise dopo lo scandalo della riduzione delle misure di protezione per pentiti e collaboratori di giustizia.
1999 – Cesare Previti – Ministro della Difesa
Dimessosi a causa delle indagini su corruzione giudiziaria nel caso IMI-SIR, che lo coinvolgevano direttamente.
2006 – Giovanni Alemanno – Ministro delle Politiche Agricole
Dimessosi dopo le polemiche legate alla gestione dei fondi europei per l’agricoltura.
2010 – Claudio Scajola – Ministro dello Sviluppo Economico
Dimessosi a seguito dello scandalo riguardante l’acquisto di un appartamento con vista sul Colosseo, parzialmente pagato da un imprenditore coinvolto in inchieste sugli appalti pubblici. Scajola dichiarò che l’appartamento fosse stato pagato “a sua insaputa”.
2013 – Josefa Idem – Ministro delle Pari Opportunità, dello Sport e delle Politiche Giovanili
Accusata di evasione fiscale relativa alla gestione di una palestra, si dimise poco dopo la scoperta del caso.
2015 – Maurizio Lupi – Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Coinvolto in uno scandalo di corruzione legato agli appalti pubblici, si dimise dopo che emersero favori ricevuti per suo figlio.
2016 – Federica Guidi – Ministro dello Sviluppo Economico
Dimessasi dopo la pubblicazione di intercettazioni che la collegavano a un emendamento favorevole per il compagno, implicato in affari di lobbying.