Il contatore in homepage ha ormai raggiunto quota 103 milioni di unità: le previsioni del gruppo indicano la possibilità di raggiungere una community pari a 200 milioni di utenti entro il prossimo anno e le stime indicano ad oggi circa 6 milioni di italiani iscritti al network (in Italia il network è tra i 50 siti più popolari in assoluto).
Badoo ha iniziato con un piccolo team di programmatori e imprenditori russi e inglesi nel novembre 2006. La loro idea era di creare un sito sociale che trascendesse i confini nazionali, ma che riflettesse al tempo stesso la cultura locale dei propri utenti. Il successo mirava a diffondere Badoo in tutte le città, in modo che gli utenti avrebbero potuto incontrarsi localmente. Badoo ha preso quindi piede prima in Spagna, poi in Italia, Francia e Brasile.
Ora è tra i 50 siti top in Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Brasile e America Latina (e tra i primi dieci in Congo e Cameron!). Il sito è in crescita non solo in Europa e sud America, ma anche nell’America del Nord, Asia e in Africa. Badoo è diventato uno dei 140 siti più popolari al mondo […]
Bart Swanson, COO di Badoo, spiega che la crescita del network è dovuta anzitutto ad un cambiamento culturale che rende oggi possibile pensare al “dating online” come ad un qualcosa di profondamente diverso rispetto al passato: v’è minor finalizzazione agli incontri amorosi e soprattutto v’è una maggiore apertura al fatto che chiunque potrebbe iscriversi per facilitare incontri «in breve tempo, e con breve preavviso, in un modo semplice, rilassato e divertente». E non v’è alcuna teorica rivalità con Facebook, poiché Badoo si pone su di un piano sostanzialmente differente: «Le persone utilizzano diversi siti per gestire le differenti aree della propria vita. Mentre Facebook è un posto che viene utilizzato per gestire le proprie relazioni esistenti, Badoo sta diventando il sito per conoscere nuove persone». Su Facebook, anzi, Badoo recluta i propri utenti grazie ad una applicazione di grande popolarità: la prima nel comparto “dating”, l’ottava in assoluto nella classifica generale delle app più utilizzate sul social network di Zuckerberg.
Il successo economico del progetto è invece basato su un modello alternativo che promette gratuità d’accesso e totale assenza di advertising. L’idea di fondo è quella del “freemium“, una soluzione ibrida che consente di potenziare la propria esperienza sulla base di piccoli pagamenti per sbloccare nuove opportunità: «Il servizio di base è gratuito ma permette agli utenti di effettuare micro pagamenti se desiderano dare un’accelerata al proprio profilo o vedere più persone. Così, gli utenti possono scaricare l’applicazione mobile gratuitamente, e quindi scegliere se passare al servizio premium pagando per una versione migliorata dell’applicazione, in grado di fornire maggiori funzionalità».
da Webnews