Un interessantissimo articolo apparso su Lsdi.it mette in evidenza quanto l’informazione si stia spostando sempre più online e quanto anche, però, l’Italia sia indietro anche nella fruizione delle news e sia, sostanzialmente rimasta ancorata a una dieta mediatica tv-centrica.
Metà degli internauti in Europa visitano i siti online dei quotidiani
Un internauta europeo su due visita i siti online dei quotidiani. E’ uno dei dati di una ricerca compiuta da comScore (azienda leader nelle misurazioni relative al mondo digitale) sull’ uso di internet in Europa, diffusa qualche giorno fa.
Nel novembre 2011, secondo comScore, 379,4 milioni di europei (su 731 milioni) sono andati online, con una media di 27,8 euro a testa. Di questi il 47,8% (181, 5 milioni) si è diretto sui siti dei giornali quotidiani. Con un incremento del 9% rispetto all’ anno precedente.
Il britannico Daily Mail è la testata con il maggior numero di visitatori mensili, oltre 20 milioni, seguito dal Guardian e dal turco Hurryet (con 15,7 e 10,4 milioni di visitatori mensili). Al quarto posto la tedesca Bild (9,6) e un altro quotidiano turco, Millyet (9,628).
Controllando anche quali siti vengono visitati prima di dirigersi a quelli dei giornali, comScore ha accertato che Google fornisce almeno il 12% delle visite alle prime cinque testate più lette, con un aumento significativo per il Daily Mail e il Guardian (più del 23% del traffico sul sito). Da Facebook dovrebbero provenire invece almeno il 10% dei visitatori sui siti dei quotidiani.
Interessante – secondo la nota di comScore – il crescente contributo di Facebook al traffico sul turco Millyet (pari al 18,9%, quasi un quinto di tutto il traffico).
Sul piano generale, l’ Italia è al quinto posto per numero di internauti: 24,2 milioni, con una media di 18,8 ore di permanenza a testa e di 2,027 pagine a testa.
Al primo posto per numero di visitatori la Federazione russa, con 52,5 milioni, seguita da Germania (50,8), Francia (42,9) e Regno unito (37,5), che però registra il maggior tempo medio di permanenza, 38,2 ore di media a testa.
Come tempo di permanenza invece l’ Italia è al penultimo posto, preceduta dall’ Austria, con sole 15,1 ore di permanenza pro-capite e 1,65 pagine in media a testa.