La costruzione del Ranking dei siti

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I siti non sono tutti uguali. Il criterio fondamentale per distinguerli, per pesarli, è l’autorevolezza che il sito ha o che gli viene attribuita dai lettori, che poi è la stessa cosa. Più complessi sono invece gli strumenti per misurarla, questa autorevolezza. In questi anni sono stati sviluppati vari indici per dare un peso ai siti online. Si contano le page views ovvero il numero di volte che una pagina del sito viene letta (considerata una misura dell’interesse riscosso dai contenuti proposti). Si contano gli unique users ovvero quanti utenti tornano almeno due volte in un dato lasso di tempo su quel sito (considerata una misura della capacità attrattiva di quel sito). Si stabilisce un page rank, ovvero un indice che esprime il numero dei link al contenuto di un sito, attivati da altri siti (considerato una misura dell’autorevolezza e della popolarità che quel sito riscuote, tanto da portarne altri a citarne i contenuti). Tutti questi gli indici “misurano” i siti in relazione all’intero Web ma sono meno affidabili per determinarne il peso rispetto al proprio cluster.

Si tratta di un limite non di poco conto. L’importanza di un sito dipende dall’ampiezza del suo cluster ma anche dall’importanza che quel cluster ha per l’organizzazione. Un sito mainstream si rivolgerà a un cluster molto ampio ed avrà, quindi un importanza alta per l’organizzazione. Tuttavia un sito specializzato, ad esempio, che si rivolga direttamente al cluster abitato dai clienti dell’organizzazione, per quanto di nicchia, avrà un’importanza altrettanto alta per l’organizzazione mentre, se si considera l’intero Web il suo peso sarà limitato.

E’ intuitivo attribuire un peso notevole a un mainstream come Repubblica.it. Se si prende però, ad esempio un sito specializzato, che si occupa di turismo in camper, questo, relativamente all’intero Web, avrà un peso trascurabile (un numero di page views non altissimo, come di utenti unici e un page rank basso) ma nel cluster dei possessori di camper la sua autorevolezza potrebbe essere molto alta. Se l’organizzazione fosse, poniamo, una produttrice di camper, quel sito sarebbe molto importante.

Stessa cosa se si prende ad esempio un giornale locale online. Quella testata avrà un peso notevole nell’ambito del territorio di cui si occupa ma un peso sicuramente minore relativamente all’intero Web. Se lo si confronta con Repubblica.it, sul territorio l’importanza relativa della testata locale potrebbe essere superiore a quella del mainstream del Gruppo L’Espresso.

Senza dimenticare, infine, che è necessario poter misurare anche l’importanza relativa per l’organizzazione. Facciamo un altro esempio con un’azienda creditizia. E prendiamo il sito di FinanzaOnLine, al quale è collegato il forum omonimo. Il peso nell’intero Web del sito si attesta su una posizione mediana, mentre l’importanza relativa nel cluster dei siti finanziari è in una fascia medio alta perché sa che molti suoi clienti leggono quel sito (per esempio perché, nel forum, è stato osservato che il nome dell’azienda creditizia ricorre più spesso che su altri forum analoghi, magari più “pesanti”). Questo dato richiede un’attenzione speciale per quel sito da parte media relations online, più elevata di quella che meriterebbe se si tenesse in considerazione il “peso” del sito solo nel Web e nel cluster finanziario. Anche questa “importanza” relativa per l’azienda deve essere misurata e inserita nel calcolo del peso.

Ricapitolando, quindi, il peso di un sito deve contemplare l’importanza del sito relativamente a tutto il Web, l’importanza relativa alla nicchia in cui s’inserisce e l’importanza relativa per l’organizzazione. Una proposta operativa, ma ci possono essere anche altri approcci, potrebbe essere questa. Per poter rendere il “peso” di un sito è utilizzare un indice numerico. Indice numerico che è il risultato della media di alcuni altri indici di dettaglio. Il page rank e gli utenti unici, innanzitutto. Utilizzando il formato del page rank di Google, la scala da 0 a 10 (o usando la media matematica fra questo e il trust rank di Yahoo) si possono suddividere gli utenti unici in fasce (da 0 a 500=1, da 501 a 1.000=2, ec.). A questo punto basta fare una media matematica di questi due indici e se ne avrà un altro rappresentativo del “peso” del sito sul web in generale. Per quanto riguarda la rilevanza di un sito nel proprio cluster e quella per l’azienda, è necessario costruire indici similari ma in modo più empirico, basandosi sulla conoscenza del cluster e sull’osservazione. A questo punto, facendo una media matematica di questi tre indici se ne avrà uno, su scala 0-10, che rappresenterà il peso reale di quel sito per l’organizzazione e che conterrà in sé le varie scale di valore.