Il dibattito in Rete è piuttosto acceso e vede il confronto fra due fronti decisamente contrapposti. Da una parte quanti sostengono che, in realtà, gli influencers siano praticamente irrilevanti nel processo di decisione e scelta degli utenti. Dall’altra quelli che invece sostengono che siano i veri arbitri delle decisioni della loro audience. Fra le decine di contributi in Rete dei primi due ho scelto i post di Piero Taglia e Davide Pozzi, meglio noto come Tagliaerbe. Per il primo, in realtà, non solo gli influencers non hanno alcun ruolo ma le persone attuano processi di scelta sostanzialmente irrazionali, per i quali cercano, fra i commenti e le recensioni, conforto e conferma. Per il secondo, invece, sono gli utenti fra loro a influenzarsi a vicenda le scelte. Da ambedue le visioni gli influencers ne escono con le ossa rotte.
Della tesi contraria, decisamente più diffusa, il web è pieno. Tanto per portare un esempio, ho scelto il post di Guido Ghedin. C’è anche un sondaggio, attivo, dove, chi vuole, può dire la sua
A Perugia, al Festival del Giornalismo ne parlerò con Luca Conti, Vincenzo Cosenza e Manuela Kron in un panel, venerdì 27 alle 17 , ma vorrei anticipare alcuni temi.
A mio modo di vedere il discorso è viziato dalla mancanza di una differenza che andrebbe posta a monte di tutto il processo ovvero se stiamo parlando di influencers nel campo dell’informazione o di influencers visti dal punto di vista del marketing. Nel secondo caso io mi sento decisamente più vicino a quanti sostengono che, in realtà, sia più incisiva l’influenza del passaparola, del parere di una persona percepita come mia pari, che non quella di un influencers. Ma nel primo, se parliamo di informazione, gli influencers hanno un ruolo centrale e decisamente più netto e importante.
I grandi quotidiani online, i siti mainstream cosa sono se non influencers? I luoghi del web dove ci rechiamo per informarci, approfondire, capire li scegliamo sulla base della loro autorevolezza e reputazione. E con loro ci costruiamo la nostra immagine della realtà circostante. E’ la logica fondante del ruolo dei media, che si replica sul web. Solo che online ci sono ulteriori newsmaker ovvero blogger, opinion leader nei social network, ecc. Tutto dipende dall’autorevolezza e dalla reputazione che questi gatekeeper riescono a costruirsi. Una volta che c’è quella, ciò che questi luoghi del web dicono e scrivono diventano “notizie” per la loro audience, ovvero sono credibili e ne influenzano il giudizio, le opinioni e, a volte, le scelte.
Quindi gli influencers hanno un ruolo forte e importante nel mondo dell’informazione online (al pari di quella off, sia pure con modalità diverse) a maggior ragione se consideriamo il fatto che sul web c’è molto rumore e nasce la necessità di “selezionare” poche voci attendibili, quasi fossero fari nella nebbia.
Tutto si basa sulla reputazione e l’autorevolezza, come scrivevamo già qui e come quindi dimostrano i tassi di condivisione delle news online.