Gli intenti sono chiari soprattutto dal punto di vista economico: OpenLeaks è una iniziativa non profit ed intende perseguire l’obiettivo della trasparenza ponendosi di fronte all’utenza con medesimo approccio. Il gruppo spiega così che non venderà i propri servizi e che aggiornerà costantemente sui finanziamenti ricevuti e sulle spese sostenute.
Ma c’è un passaggio più importante di ogni altro nella documentazione esplicativa pubblicata all’esordio. Si tratta di una pagina di FAQ nella quale v’è la domanda che tutti si pongono: quali differenze ci sono tra OpenLeaks e Wikileaks?
OpenLeaks si basa su di un concetto più decentralizzato. Noi non pubblichiamo informazioni, ma piuttosto consentiamo a terze parti di pubblicarle. […] Noi, agli effetti, consentiamo semplicemente di ricevere informazioni a cui altrimenti non si potrebbe avere accesso a causa del sistema giuridico locale. OpenLeaks non è coinvolto nella rilascio diretto dei documenti. La nostra intenzione è di agire, per quanto possibile, come “mere conduit“
Il concetto è chiaro: trasparenza, struttura decentralizzata, attenzione spostata dal leader alla community, minor protagonismo. OpenLeaks è l’altro Wikileaks, non l’anti-Wikileaks: il team spiega di volersi presentare non tanto come opzione oppositiva, ma piuttosto come scelta complementare e alternativa. Ma per vedere concretizzate sul campo queste promesse occorrerà ancora attendere del tempo.
Fonte: OpenLeaks
da da Webnews